Si può uscire dalla propria comfort zone? A quanto pare si e Simona ci dice come.
“Vi racconto la mia esperienza, che la teoria la trovate anche su Google.
ZONA DI COMFORT
Avevo il mio lavoro, ossia facevo la maestra, con la mia attività, vicino a casa, per cui avevo studiato all’università, che mi piaceva molto e mi dava molte soddisfazioni.
Andavo in palestra regolarmente, con schede più o meno sensate (ahimè, non sapevo distinguerle!) miglioravo quel tanto che mi bastava per andare al mare in una condizione che io reputavo decente.
Stavo bene. Sabato e domenica riposo. Realizzata. Tutti felici e contenti.
PAURA
Stavo bene ma non ero soddisfatta al 100%. Avevo problemi di salute piuttosto limitanti nel lavoro che facevo. Sentivo che avrei potuto fare di più nella vita e non mi sentivo valorizzata abbastanza. Mi mancava qualcosa.
Lo faccio o non lo faccio il percorso di studi fitness?
Avrò tempo per studiare?
Ce la farò?
Mi piacerebbe gareggiare, ma sarò all’altezza?
Ormai non sono più una ventenne.
Chissà cosa penserà la gente.
Che orrore, una maestra che fa body building. Che scandalo.
È una maestra incompetente!
Gli insegnanti sono persone omologate vestite in un certo modo.
Guarda quella, lavora con i bambini e nei social mette foto in mutande. Alla sua età! Vergogna! Che persona superficiale!
APPRENDIMENTO
Fanculo la gente mediocre, tanto avrà da criticare comunque.
Cosa voglio io?
A chi devo rendere conto se non a me stessa? A chi sto facendo del male?
Ho per caso ammazzato qualcuno?
Chi mi ama mi segua, chi mi odia si levi dalle scatole, posso farne a meno.
7 giorni su 7 operativa.
Zero festivi, zero riposi.
Studio, supero l’esame.
Faccio pratica.
Un libro di cucina scritto.
Attestati portati a casa.
Ma quante cose da sapere e da fare ancora! Si continua a studiare! Corsi su corsi.
Inizio la preparazione per gareggiare come Bikini.
Che bello allenarsi quando sei consapevole di quello che fai, invece di eseguire come un automa schede senza senso! Finalmente mi alleno con criterio, vedo finalmente un cambiamento significativo delle mia condizione estetica, e un giorno salirò sul palco.
Ho più tempo libero, finalmente riesco a riprendere anche la scuola di ballo. Felicità!
Comunico ai miei genitori che cambio lavoro. Per poco ci rimangono secchi.
Ma la decisione è presa!
Contenta io, contenti tutti. Sono felice e sicura di aver fatto la scelta giusta.
CRESCITA
Ho raggiunto tanti obiettivi, lavorativi e sportivi, facendo della mia più grande passione anche un lavoro.
Sono la persona che volevo essere. Voglio continuare a migliorare me stessa, e aiutare anche le altre donne a farlo, dentro e fuori, essendo più sicure di se stesse.
Ma punto sempre più in alto.
Un po’ di cellulite è rimasta in realtà ma Roma non è stata costruita in un giorno. E siamo in quarantena, caxxo.
So bene qual è il mio sogno e so bene che ora, non permetterò più a nessuno di remarmi contro.
Anzi in realtà hanno capito che anche se mi remano contro non me li calcolo proprio, motivo per cui in molti hanno cambiato idea e hanno preferito remarmi a favore.
So che la paura e che le difficoltà sono la base per poter raggiungere ogni obiettivo. Quando qualcosa mi spaventa, so che è la cosa giusta da fare.
Sono cresciuta, ma non si finisce mai di crescere.
So qual’e il mio scopo e ho capito che il prezzo da pagare per raggiungerlo sarà sempre più alto.
Basta parlare di me, parliamo di te!
Se il tuo sogno è più importante della tua zona di comfort devi per forza affrontare la paura in quanto parte del processo.
NON AVER PAURA DELLE CRITICHE.
NON AVER PAURA DELLA PAURA.
PRENDI DECISIONI CORAGGIOSE.
LAVORA IN SILENZIO.
APRI BOCCA SOLAMENTE QUANDO È IL MOMENTO DI DIRE “CE L’HO FATTA”.”
Come vedi chi vuole trova un modo, chi non vuole una scusa
Andrea Carrus
CONSULENTE XWOMAN, Docente dell’Accademia e Motivatore